25 aprile: lettera aperta alla stampa
Questo il testo della lettera aperta sul 25 aprile inviata agli organi di stampa
Preg.mo Direttore,
mi permetta qualche breve riflessione sul 72° anniversario della Festa della Liberazione. Sarebbe superfluo un mio intervento se tutti i cittadini italiani avessero pienamente compreso la valenza storica, civile e simbolica del 25 aprile, che non fu soltanto l’esito di azioni militari degli Alleati ma anche scelta di “Libertà” di un popolo deciso a liberarsi del nazifascismo.
I fenomeni resistenziali nel loro complesso sono stati certo lotta “partigiana”, ma non solo. Si farebbe torto alla popolazione italiana, se la Liberazione fosse vista soltanto come un’operazione militare dell’esercito alleato e/o delle formazioni partigiane e non si valutasse l’azione corale di un popolo, che patì inimmaginabili sofferenze nei terribili anni dal luglio 1943 al maggio 1945, con la guerra in casa. E l’Abruzzo più di altre aree, attraversato dal fronte della Linea Gustav, ebbe davvero la guerra in casa e non fu estraneo né all’impegno per la Liberazione, con la presenza di molte formazioni partigiane, a cominciare dalla Brigata Maiella, né al contributo di vite umane di civili, spesso donne e bambini, nelle tantissime stragi nazi-fasciste perpetrate nell’intero territorio regionale, come risulta da un lavoro di ricerca delle “Stragi naziste e fasciste in Italia (1943-45)”, i cui risultati sono consultabili anche on-line.
Nel convegno, svoltosi a L’Aquila il 7 aprile scorso ed organizzato dall’Associazione ex Parlamentari italiani e dall’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea (IASRIC), “L’Italia e l’Abruzzo, dalla Resistenza alla Costituente” è stato rimarcato il contributo importante e significativo che la popolazione abruzzese ha dato alla Liberazione nel terribile inverno di guerra del 1943-44, in quella che alcuni storici definiscono “Resistenza umanitaria”, cioè aperta a molte altre manifestazioni oltre a quella armata.
La celebrazione della Liberazione significa ricordare esattamente questo: dal sacrificio di una intera popolazione inizia il percorso dell’Italia verso i principi di Libertà e di Democrazia, che noi dobbiamo rispettare e seminare per il futuro.
Carlo Fonzi – Presidente Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea
convegno “L’Abruzzo e l’Italia dalla Resistenza alla Costituente 1943-1946”
VENERDÌ 7 APRILE 2017, presso il Consiglio Regionale – L’Aquila Palazzo dell’Emiciclo –Sala “Benedetto Croce”, avrà luogo il Convegno 7 aprile 2017, secondo il calendario presente nella locandina
LONTANO, DA QUALCHE PARTE… la prima guerra mondiale attraverso le voci di una generazione perduta
martedì 28 marzo ore 17.00
mercoledì 29 marzo 2017 ore 11.00
TEATRO DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DELL’AQUILA
L’Aquila Via L. Da Vinci s.n.c.
regia, scenografia e video Fabrizio Pompei
drammaturgia e scelte musicali Carla Arduini
RACCONTARE LA STORIA
Il progetto intende favorire la diffusione e l’ampliamento dell’offerta culturale e artistica in favore della popolazione de L’Aquila e dei Comuni del cratere del sisma 2009, con particolare riferimento alle giovani generazioni, attraverso la creazione e la rappresentazione di due eventi “La stella d’Italia, dall’unità alla Repubblica” (già svoltosi il 2 giugno 2016 presso l’Auditorium del Parco, che ha visto la presenza dell’Assessora Leone) e “Lontano, da qualche parte… la prima guerra mondiale attraverso le voci di una generazione perduta” che avrà luogo il 28 marzo 2017 alle ore 17.00 e il 29 marzo 2017 alle ore 11.00 presso il Teatro dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila.
La tematica progettuale è riferita ai fatti storici che hanno caratterizzato il Novecento e sancito l’unità d’Italia nel drammatico contesto della prima guerra mondiale, la caduta del fascismo e la guerra di liberazione fino alla proclamazione della Repubblica all’indomani delle votazioni a suffragio universale.
La forma divulgativa dei contenuti culturali del progetto prevede la integrazione di molteplici linguaggi, a partire dalla interpretazione attoriale, alla musica, nelle sue molteplici espressioni, alla comunicazione delle immagini fotografiche e cinematografiche, in grado di coinvolgere gli spettatori in un approccio emozionale di grande impatto ed efficace comprensione di ogni aspetto delle vicende proposte.
Gli eventi ripropongono tra l’altro materiali documentaristici: immagini, foto, scritti (lettere, diari) filmati, riferibili a personaggi e eventi che hanno avuto come protagonisti nostri conterranei.
L’obiettivo del progetto è, per l’appunto, quello di coinvolgere gli spettatori, i giovani soprattutto, gli studenti massimamente, alla conoscenza della storia approfondendone anche gli aspetti più prossimi all’evoluzione della società italiana e le peculiarità in ambito locale. Non di meno è obiettivo del progetto indirizzare i più giovani alla maturazione di una esperienza visiva e formativa nel campo dei linguaggi multimediali e multidisciplinari, che per l’appunto sono alla base degli eventi scenici proposti. L’esperienza così maturata può ampliare il loro interesse all’indagine storica con uno sguardo rivolto al passato e proteso all’oggi, sviluppando capacità relazionali di maggior respiro anche ai fini di una attiva compartecipazione alla società.
LA MEMORIA E IL VIAGGIO
Da lunedì 6 a sabato 11 oltre duecento studenti e docenti delle scuole superiori dell’Aquila, di Chieti, Sulmona e Avezzano visiteranno i campi di concentramento di Mauthausen e di Terezin .
Questo itinerario fa parte della settima edizione del progetto “La memoria e il viaggio”, ideato dall’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea. In preparazione al viaggio sono stati svolti incontri di formazione che hanno fornito ai partecipanti gli strumenti di lettura storica, di analisi dei documenti, di rielaborazione critica utili per conoscere meglio il passato – legato alla conoscenza dei totalitarismi e della Shoah – e affrontare l’oggi. Nel mese di maggio ci sarà un incontro finale di restituzione delle esperienze e delle emozioni ricevute.
Progetto didattico “La memoria e il viaggio” VI^ edizione
L’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea ha organizzato la sesta edizione del progetto didattico “La memoria e il viaggio”. Il programma di questa edizione sarà “Dalla ghettizzazione all’annientamento”.
Oltre 200 fra studenti e docenti parteciperanno al progetto, strutturato in tre incontri di formazione, il viaggio a Salisburgo-Mauthausen-Praga-Terezin, e iniziative finali di restituzione.
Il programma principale in dettaglio è il seguente:
L’Aquila, aula magna Liceo – Convitto Nazionale «D.Cotugno»
Lunedì 12 dicembre 2016 ore 9.30
Carlo FONZI (Presidente I.A.S.R.I.C.): L’alba dei totalitarismi, il tramonto delle libertà
David Adacher (I.A.S.R.I.C.): Uso delle fonti nella didattica della Shoah
Lunedì 20 febbraio 2017 ore 9.30
Claudia PIERMARINI – Alessia D’INNOCENZO (I.A.S.R.I.C.: Abruzzo terra di internamento e di stragi
Annacarla Valeriano (Università di Teramo): Donne in manicomio nel regime fascista
Lunedì 27 febbraio 2017 ore 9.30
David Adacher (I.A.S.R.I.C.): Origini culturali del nazismo
Marcello PEZZETTI (Direttore del Museo della Shoah): La ghettizzazione
6-11 marzo 2017 viaggio: Salisburgo-Mauthausen-Praga-Terezin-Ratisbona